Fai una serra per… orto tintorio

Fai una serra! rappresenta un’intenzione: concorrere all’iniziativa Gli orti de La Malpenga, meravigliosa architettura dell’eclettismo, con un progetto che riguarda la valorizzazione del territorio. Ogni territorio ha la sua specificità: a Biella si è manifestata, almeno negli ultimi 150 anni, nell’intreccio armonico e talvolta violento tra natura e industria, tra terra e telai. Per questo l’intenzione è far dialogare la cura dell’orto e la vocazione industriale attraverso il progetto e l’auto-costruzione di una serra ecologica e auto-sostenibile che contiene piantine da impiegare per la tintura naturale.

Idea. Il progetto, redatto con Francesco Carpano e Francesca Chiorino, è aperto e fluido, parte dal basso e dal dia-logo. Si è ispirato liberamente alla serre piemontesi, dalla real serra di Carlo Sada alle “minori”. Si è suggestionato attraverso la partecipazione autentica dei diversi attori coinvolti, dall’agronomo al contadino, dal Laboratorio di Falegnameria Gardiman a V-Energy, da Claudio Lanza a Stefano e Sissi. La serra prende corpo con materiali per lo più di riciclo, pallet e legno di abete, pannelli di policarbonato e fotovoltaici, provenienti dal mondo industriale biellese e dai fornitori locali; è assemblata dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore R. Vaglio, con la collaborazione di Damiano Gardiman e dei progettisti; utilizza il sole e l’acqua per auto-sostenersi, per alimentare l’impianto di irrigazione, l’illuminazione, il possibile riscaldamento; ha superficie di circa 20 metri quadrati. La serra si smonterà facilmente per essere assemblata in altri luoghi. Qui è fotografata, da Riccardo Poma, nel giardino de La Malpenga di Vigliano biellese.
Obiettivo. Educare giovani e anziani alla cultura dell’auto-sostenibilità e alla cura del paesaggio. Se gli orti urbani stanno ormai modificando felicemente le abitudini delle nostre comunità, le pratiche connesse agli orti tintori potrebbero innescare nuove iniziative giovanili volte alla ri-generazione del mondo industriale, al ritorno stabile e duraturo alla campagna e alla creazione di solide opportunità di sviluppo.


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