Lo studio piva&b nasce nel 1996. Si è innestato in una lunga esperienza professionale di famiglia. Ha apportato nuove forme di organizzazione del lavoro misurandosi criticamente con i progetti precedenti. Oggi affronta i temi dell’architettura, del paesaggio e dell’abitare. Temi che appartengono al nostro lavoro quotidiano, fatto di dialoghi con una costellazione di specialisti e maestranze. Nello studio le esigenze del cliente si sviluppano con la storia e con le storie, con le tecnologie innovative e con gli aspetti ambientali e del risparmio energetico.

Il nostro lavoro origina dai desideri dell’uomo e prende corpo nei cantieri (luoghi dell’immaginazione e dell’apprendimento). Media così le contraddizioni che si generano dal confronto tra idee e conoscenze dei mestieri. Questa relazione dà corpo a un amalgama che nell’architettura italiana ha avuto una serie di opere, di libri e testi. È presente nel libro che oggi ci pare il più bello: La mia magnifica ossessione di Bernardo Bertolucci.

Piva&b ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali, svolto progetti e realizzato opere su incarico di amministratori pubblici e privati, ottenendo riconoscimenti tra i quali il Premio Sistema d’autore al VII° concorso Metra 2000; la selezione nel 2004 al I Festival dell’architettura di Parma, Forum delle città: un itinerario italiano; la selezione nel 2005 al Laboratorio Italia. Tra le opere si ricorda: Centro Commerciale Quadrifoglio (1995-1998), Sala conferenze al Fondo Edo Tempia (1998-2001), Due edifici residenziali (2000-2006), Area attrezzata per il parcheggio camper (2001-2006), Allestimento della mostra “Paesaggi Piemontesi” a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto (2008), Ampliamento di un edificio residenziale e commerciale (2008-2010) che hanno conferito allo studio segnalazioni di carattere nazionale.
Tra i concorsi e i progetti recenti la Scuola elementare a Capiago Intimiano (2002), la Torre dell’acqua a Moasca (2005), le Case a Pralungo (2005), le Case-vacanza a Lerna (2006), le Palazzine residenziali (2007) e due Case a Occhieppo inferiore (2010) esprimono il desiderio di meravigliarsi attraverso la fortuna di lavorare nella stessa terra e con la stessa lingua.
Alcuni progetti e realizzazioni dello studio sono stati pubblicati in Italia e all’estero ed esposti in mostre organizzate a Londra, Parigi, Napoli, Torino, Milano, Roma, Parma, Perugia.