Piscina nel lungo mare. Concorso nazionale di idee

Una passeggiata per… prende corpo da una necessità molto semplice: dare ai cittadini di Santa Margherita Ligure come ai turisti la possibilità di godere della vista del mare. Sembra una cosa scontata: eppure a noi pare che la passeggiata tra il Castello e Punta Bagno delle Donne, e viceversa, sia ostruita dalle attrezzature delle attività marittime che impediscono di vedere il mare. Il cantiere navale di via Milite Ignoto, per esempio, costituisce un ostacolo visivo e una volumetria edilizia ingombrante.

Se questa è la premessa progettuale, dobbiamo dire che gli Obiettivi e le linee guida del progetto, espressi dal Bando di Concorso, hanno rappresentato le basi della nostra proposta e insieme alcune occasioni di riflessione critica. Non solo: il disegno del Porto di Santa Margherita, approvato da Camillo Benso di Cavour ed esposto in Municipio, ha costituito una suggestione progettuale che sarebbe sciocco celare, una suggestione che ci ha portato indietro nel tempo; in un Paese certamente dell’Ottocento che, sino alla metà del Novecento, era raggiungibile solo via mare o attraverso una strada “lontana” e tortuosa.
La scelta dell’Amministrazione di cambiare l’assetto urbanistico dell’area è parsa una scelta utile come l’idea di utilizzarla in modo turistico-balneare: eppure ci siamo posti la questione se fosse pertinente inserire una piscina omologata per la gare internazionali di pallanuoto, che avrebbe occupato intieramente l’area e avrebbe generato volumetrie edilizie eccessive.

La piscina
La nostra risposta progettuale è di utilizzare una piscina minore; che abbia dimensioni 25X16.80 metri; che non impedisca la vista del mare; che abbia una superficie coperta inferiore; una piscina che non congestioni di traffico una zona già molto caotica e dialoghi con la giacitura del “casone” di viale Ammiraglio Canevari; che giaccia circa sul piano della spiaggia; che contenga un parcheggio interrato di 45 posti auto – quindi a basso impatto visivo -; che possa essere coperta e “chiusa” durante i mesi invernali. Quest’ultimo è un punto importante che richiederebbe ulteriori approfondimenti “costruttivi”: abbiamo evitato di impiegare strutture pressostatiche o teloni mobili sorretti da una struttura metallica o lignea su rotaia, che riteniamo brutti, non resistenti nel tempo, invasivi dal punto di vista dell’impatto sul paesaggio; abbiamo invece rappresentato una struttura orizzontale fissa a reticolo, una sorta di telaio esile di cemento armato liscio, colorato di bianco, che durante i mesi invernali è tamponato, con pannelli prefabbricati di acciaio e vetro, sia verticalmente mediante un sistema di sollevamento elettrico a scomparsa sia orizzontalmente mediante la collocazione aerea di elementi prefabbricati; che consente di vedere l’azzurro del cielo; che non costituisce barriera visiva tanto dalla passeggiata lungo via Milite Ignoto quanto dalla nuova “piazzetta-belvedere” antistante il “casone” di viale Ammiraglio Canevari. Si tratta di un sistema di copertura economico, esile e semi-trasparente, sostenuto da una serie di colonnine di ferro, che, nella porzione “piena”, definisce il tetto dell’appendice-belvedere alla passeggiata lungo via Milite Ignoto. Un elemento che re-inventa il paesaggio turistico-balneare e al contempo dialoga con alcune preesistente architettoniche degli anni Trenta. Inoltre, come i fari portuali o cospicui, la nuova pensilina è un elemento che consente di vedere il mare e insieme di essere visto dal mare.

I belvederi sul mare
L’ingresso principale alla piscina avviene dalla “piazzetta” coperta parallela al viale Ammiraglio Canevari: sotto alla piazza-belvedere vi sono i servizi connessi alla piscina, quali gli spogliatoi, eccetera, eccetera, sotto alla piscina vi è un parcheggio; dal belvedere è possibile godere della vista del mare, svolgere mercatini coperti e, durante l’inverno, vedere attraverso i pannelli di acciaio e vetro i nuotatori della piscina e sullo sfondo, in trasparenza, il mare. La piazza-belvedere, verso la piscina, è sostenuta da una serie di archi di pietra che alludono agli archi del progetto di Cavour del Porto di Santa Margherita. La copertura è costituita da un sistema di colonnine di ferro che sorreggono due “gallerie” di vetro e acciaio di memoria deliberatamente ottocentesca.
Verso via Milite Ignoto vi è una pensilina, parallela alla via, che consente di ripararsi dal sole durante i caldi mesi estivi; vi è un ingresso secondario – dedicato al pubblico nei mesi invernali e dedicato a tutti i fruitore dell’impianto nei mesi estivi – attraverso una scala e un ascensore, al piano piscina che è dotato di servizi, bar e patio; vi è soprattutto la possibilità di sedersi e di godere della vista del mare riparati dalle intemperie. Lungo la via che collega Santa con Portofino il progetto ha mantenuto le palme esistenti e ha previsto alcune nuove piantumazioni. Vi è infine una scalinata di legno che consente l’accesso diretto alla spiaggia.

Il monumento
Su un punto il progetto ha percorso un sentiero diverso di quello tracciato dal Bando: il monumento di Umberto I ci sembra fuori tema, rispetto al nuovo progetto, così proponiamo di ricollocarlo nella nuova piazza di San Bernardo, attualmente in cantiere, come sfondo di viale Matteotti, che un tempo si chiamava Umberto I. Ci sembrerebbe opportuno dedicare la piscina a Guglielmo Marconi. E pensare a un nuovo monumento da sistemare in un luogo dell’area di concorso, da dedicare al personaggio illustre legato a Santa Margherita Ligure e alla terrazza dell’Hotel Miramare.


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